“Sebbene alcuni progressi significativi, benché disomogenei, siano stati conseguiti per quanto riguarda la promozione dei diritti delle donne e delle ragazze, nel mondo nessun Paese è sulla buona strada per raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze”. Lo afferma la Commissione europea, nella Giornata contro la violenza sulle donne. “Inoltre le conseguenze sanitarie e socioeconomiche della crisi Covid-19 stanno colpendo in maniera sproporzionata le donne e le ragazze”. Per far fronte a questa problematica il nuovo Piano d’azione Ue sulla parità di genere e l’emancipazione femminile nell’azione esterna per il periodo 2021-2025 “mira ad accelerare i progressi nell’emancipazione delle donne e delle ragazze e a salvaguardare i risultati conseguiti nell’ambito della parità di genere durante i 25 anni successivi all’adozione della dichiarazione di Pechino e della relativa piattaforma d’azione”. L’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell dichiara: “Garantire gli stessi diritti a tutti responsabilizza le nostre società. Le arricchisce e le rende più sicure. Questo è un dato di fatto che va al di là di principi o doveri morali. La partecipazione e la leadership delle donne e delle ragazze è essenziale per garantire democrazia, giustizia, pace, sicurezza, prosperità e un pianeta più verde. Grazie a questo nuovo piano d’azione intendiamo accelerare e incentivare i progressi verso la parità di genere”.
Il Piano d’azione “rende la promozione della parità di genere una priorità di tutte le politiche e le azioni esterne; delinea una tabella di marcia per la collaborazione con i portatori di interessi a livello nazionale, regionale e multilaterale; intensifica l’azione in settori tematici strategici”. Cinque i pilastri d’azione che vengono così espressi. “l’85% di tutte le nuove azioni nell’ambito delle relazioni esterne contribuiranno a conseguire la parità di genere e l’emancipazione femminile entro il 2025”; “una visione strategica condivisa e una stretta collaborazione con gli Stati membri e i partner a livello regionale, nazionale e multilaterale”; il Piano “invita ad accelerare i progressi e a concentrarsi sulle principali aree tematiche di impegno, tra cui la lotta contro la violenza di genere e la promozione dell’emancipazione economica, sociale e politica delle donne e delle ragazze”; “dare l’esempio” (il piano invita l’Ue a dare il buon esempio a livello internazionale, “anche istituendo ai massimi livelli politici e dirigenziali una leadership equilibrata e attenta sotto il profilo del genere”); non da ultimo, “misurare i risultati adottando un nuovo approccio in merito al monitoraggio”.