Violenza su donne: Fondazione Somaschi, “da gennaio soccorse 491 vittime, la maggior parte italiane”

Alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Fondazione Somaschi onlus, tra gli enti del terzo settore che compongono la rete antiviolenza di Milano e dell’hinterland, traccia il bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno e lancia un messaggio: “Punire gli uomini violenti è fondamentale ma non basta – dice Chiara Sainaghi, responsabile dei servizi antiviolenza della onlus -; per prevenire la recidiva è necessario intervenire anche sulla loro rieducazione”. A Milano e in periferia Fondazione Somaschi gestisce complessivamente 11 presidi di aiuto per le donne vittime di maltrattamento: un centro nel capoluogo (in piazza XXV aprile) più l’intera rete dell’hinterland (composta da 5 centri principali a Rho, Cassano d’Adda, Melzo, Rozzano e San Donato Milanese) e altrettanti sportelli decentrati a Bollate, Cernusco Sul Naviglio, Corsico, Assago, Peschiera Borromeo).
“Da gennaio a oggi – si legge in un comunicato – si sono rivolte a queste strutture 491 donne, principalmente italiane (62%), di età compresa tra i 35 e i 44 anni (32%) e tra i 45 e 54 anni (25%), con un discreto livello di istruzione (diploma di scuola secondaria di secondo grado 30%). La maggior parte di loro ha uno o più figli minori (60%), per lo più tra i 6 e i 13 anni di età (35%)”. La violenza più frequentemente denunciata è psicologica (82%), seguita da quella fisica (65%), economica (16%), sessuale (12%) e stalking (8,7%). Nella maggioranza dei casi gli autori del maltrattamento sono i mariti (62%) o i conviventi (21%).
Secondo le stime più recenti, in Italia ogni 3 giorni viene compiuto un femminicidio. “Gli uomini autori di violenza nell’85% dei casi reiterano il proprio comportamento”, spiega la Fondazione. “Dati allarmanti che portano a chiedersi sempre di più se punire gli autori di violenza sia sufficiente per prevenire e contrastare la recidiva in modo efficace. Per questo Fondazione Somaschi ha scelto di avviare un progetto sperimentale, completamente autofinanziato, dedicato alla rieducazione degli uomini maltrattanti. Si chiama ‘Non più violenti’ ed è partito a Milano nella primavera 2018 coinvolgendo 11 uomini”.

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