Manovra: Treu (Cnel), “serve un’indicazione chiara degli obiettivi strategici da perseguire”

“La drammaticità dell’attuale situazione presuppone un netto cambio di passo rispetto al passato, un’indicazione chiara degli obiettivi strategici da perseguire e un salto di qualità nella capacità di progettazione, di implementazione e di spesa delle Pubbliche amministrazioni, condizione essenziale per un pieno utilizzo dei fondi Next Generation Eu e per il dispiegarsi dei relativi effetti moltiplicatori. Il Cnel ha varie volte rilevato la necessità di superare le misure settoriali e contingenti al fine di coniugare fin d’ora gli interventi di emergenza con provvedimenti di carattere strutturale”. Lo ha affermato oggi il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, Tiziano Treu, in audizione alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera sul ddl di Bilancio.
Secondo le previsioni del Cnel, realizzate con il supporto di tre istituti di ricerca (Ref, Prometeia e Cer) il calo del Pil sarà più contenuto rispetto alle previsioni internazionali: in particolare, la comparazione tra le previsioni dei tre istituti registra una forchetta di oscillazione molto più vicina a quanto previsto dal Governo per il 2020 (si va dal 9,3% previsto dal Ref al -8,5% del Cer) e anche per il 2021 si stima una crescita tra il 5,2% e il 5,8%.
“Il Cnel ha indicato da tempo le priorità, ha sollecitato un progetto di rilancio del Paese che permetta di gestire le tre grandi transizioni – ambientale, digitale e demografica – e ha indicato tre linee principali di intervento strategico su cui anche noi ci siamo impegnati a contribuire: un disegno di politica industriale ed economica che offra strumenti per gestire le transizioni indicate in coerenza con le indicazioni dell’Unione europea e in sinergia con i grandi progetti europei; una grande opera redistributiva che riformi il sistema fiscale e il welfare per combattere le diseguaglianze che si sono drammaticamente aggravate in questi anni, da ultimo per l’impatto della pandemia; una semplificazione delle regole e delle procedure amministrative per liberare le energie del paese e rendere possibili l’attuazione delle riforme necessarie allo sviluppo sostenibile”, ha aggiunto Treu, secondo cui “servirà un monitoraggio continuo ed efficace anche per operare eventuali correzioni di rotta nel corso dei prossimi anni di gestione dei fondi europei che siano necessarie per rispondere alla evoluzione di un quadro economico e sociale che si presenta mutevole e incerto”.

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