“È una lotta! Lunga e dura. Dobbiamo essere vigilanti. Ci viene chiesto tanto, da un lato, ma in verità ci viene chiesto anche poco. Tanto come tempo, libertà, sacrifici. Ma anche poco, in fondo basta una mascherina e stare in casa il più possibile”. Lo scrive il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, nell’editoriale del settimanale diocesano “Il Momento”. “Bisogna dimostrare di volersi bene e di voler bene agli altri – aggiunge il presule -. Il Signore benedice tutti coloro che si prendono cura di sé e degli altri, con amore e intelligenza. Sì, perché il Signore ci ha dato una testa, un cuore e delle mani per usarli. La testa (la scienza) ha già prodotto medicine, vaccini e professionalità che stanno salvando milioni di vite umane. Il cuore (l’amore) ha custodito i più deboli e fragili. Le mani sono quelle di chi è all’opera per il nostro bene. Abbiamo tutto quello che serve, dobbiamo solo (solo!) farlo funzionare. Ci vuole perseveranza”.
Dal vescovo, la richiesta di preghiera “perché sappiamo trasformare questo tempo di tribolazione in tempo di speranza, perché ci prepariamo a rinascere”. “È il momento di mostrare che la fede feconda la vita. Il Vangelo, la comunione fraterna e la carità operosa sono i nostri attrezzi per costruire un mondo nuovo e rinnovato”.