“Voglio condividere la speranza possibile di questo momento storico che viviamo. Il nostro oggi così insidioso e incerto è il tempo in cui costruire il domani nostro e delle nuove generazioni. Questo non è utopia ma credo piuttosto che sia un atteggiamento concreto e realistico. La pandemia può essere una lezione da cui imparare molto e voi cari commercianti e titolari di esercivi di vario genere siete la spina dorsale dei nostri paesi”. Così mons. Cristiano Bodo, vescovo di Saluzzo, si rivolge ai commercianti della città, in una lettera loro indirizzata “in segno di vicinanza” per la difficile situazione in questi mesi di pandemia. Nel testo il presule sottolinea “la malinconia e la tristezza” causate dal vedere “saracinesche abbassate” e “negozi aperti a singhiozzo”. “Questa seconda ondata della pandemia, che tutti avremmo voluto evitarci – si legge nelle lettera -, sta di nuovo mettendo a rischio il lavoro quotidiano di tutti. Ho osservato con ammirazione, negli scorsi mesi, come abbiate fatto davvero di tutto per mettere in sicurezza i vostri locali, per poter così riprendere a vivere quella sana operosità che è tipica della nostra gente”. “In questo momento – afferma mons. Bodo – percepisco chiaramente come voi siate tra le categorie più fragili ed esposte; non appartenente alla grande distribuzione e le vendite su internet sembrano diffondersi sempre di più”. “Gli esercizi commerciali e i negozi rappresentano i luoghi che testimoniano la vitalità di una comunità”, ricorda il vescovo che ammette di “non avere soluzioni da offrire, se non la gratitudine e la vicinanza della comunità cristiana e mia, insieme ad una parola di Speranza e sempre pronto ad ascoltarvi”. Da mons. Bodo anche l’augurio di buon Natale. “Ai credenti auguro di entrare con testa e cuore in quella capanna di Betlemme e imparare da cosa li è avvenuto per tutti noi. Con coloro che non si definiscono credenti voglio condividere la speranza possibile di questo momento storico che viviamo. La pandemia può essere una lezione da cui imparare molto e voi cari commercianti e titolari di esercivi di vario genere siete la spina dorsale dei nostri paesi. Il vostro contributo alla ripartenza sarà indispensabile”.