“Questo anniversario è un appuntamento con la memoria che nessuna pandemia può farci mancare. È un’occasione per rinnovare sentimenti di vicinanza ai familiari delle tante vittime innocenti del terribile sisma che il 23 novembre del 1980 ha colpito l’Irpinia e il Sud Italia”. Lo ha scritto il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in un messaggio inviato per il 40° anniversario del terremoto che il 23 novembre 1980 devastò Irpinia, Basilicata e parte della Puglia.
Rivolgendosi alla comunità di Balvano, dove per la pandemia non si terrà la prevista commemorazione delle 77 persone, tra cui 66 bambini e adolescenti, che 40 anni fa persero la vita nel crollo della chiesa di Santa Maria Assunta, la seconda carica dello Stato sottolinea che questa triste ricorrenza “deve anche rappresentare un’esortazione a non darsi mai per sconfitti persino nei momenti più bui e dolorosi”. “Per questo – prosegue – è importante ricordare soprattutto il cuore con cui Balvano seppe reagire a tanto dolore e a tanta paura, con coraggio, tenacia e incredibile spirito di solidarietà. La forza di una comunità unita che con pazienza, sacrificio e impegno ha mantenuto viva la speranza e la fiducia nel futuro”, sottolinea Casellati. “Una speranza che, come istituzioni, abbiamo il dovere di non deludere, con interventi e investimenti concreti per rendere più agevoli le ricostruzioni dei territori colpiti dai terremoti o da altre catastrofi ambientali, ma anche per mettere in sicurezza case, città e infrastrutture pubbliche”. “Perché nell’Italia che riparte dopo la pandemia – conclude la presidente – non ci siano più altre tragedie come quella di Balvano, ponti che crollano o morti per frane, terremoti o alluvioni”.