Giovedì scorso, il Senato della Repubblica del Messico ha approvato una sentenza che legalizzerebbe ampiamente l’uso ricreativo e la commercializzazione di cannabis, canapa e loro derivati nel Paese. Ora il disegno di legge passa all’esame della Camera dei deputati. Nella legge si fa riferimento esplicito al cosiddetto “uso ricreativo”, non a derivati per scopi terapeutici. “La legge è stata votata in mezzo a manifestazioni esclusivamente da gruppi che ne hanno voluto la legalizzazione, senza un dibattito pubblico plurale e, soprattutto, senza ascoltare gli specialisti in materia”, denuncia in una nota la Conferenza episcopale messicana, secondo la quale “la salute e il bene comune cessano di costituire un bene prioritario e cedono il posto ai gusti delle persone, anche se potrebbero recare danno a terzi. Le rivendicazioni di libertà senza responsabilità di pochi sono più importanti, rispetto al bene generale della salute. I desideri individuali di un gruppo contano di più e il prezzo delle conseguenze viene pagato da tutti, ma soprattutto da bambini e i giovani”.
Il sì del Senato, infatti, secondo i vescovi messicani, “solleva legittime preoccupazioni. Per quanto riguarda l’uso ricreativo della marijuana e di altri prodotti psicoattivi derivati dalla cannabis, gli operatori sanitari e molte persone che ne sono stati consumatori, testimoniano che il loro uso, in qualsiasi quantità e modalità, riduce significativamente il controllo sulle proprie azioni, e mette il consumatore in serio pericolo per sé stesso e per gli altri”. La legge prevede limiti nei processi di produzione, distribuzione, commercializzazione e consumo. “Ma questo non risolve il problema alla radice”.
Conclude, dunque, la nota: “Esortiamo i responsabili dell’educazione e della salute nei nostri Stati, così come nelle nostre varie aree di apostolato ecclesiale, a proporre campagne di informazione sulle dipendenze e sulle conseguenze dei narcotici e di altre sostanze sulla salute, per promuovere consapevolezza e azione responsabile. Come cittadini, esortiamo i deputati del Congresso dell’Unione a svolgere un’analisi completa, che modifichi il testo, in modo che la salute pubblica e la sicurezza siano privilegiate”.