“Un testimone autentico del rinnovamento conciliare”. Così il vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli, ricorda don “Pigi” Perini, scomparso nei giorni scorsi. Dal presule il “grazie” per “averci ricordato nel solco del rinnovamento del Concilio che ‘la Chiesa esiste per evangelizzare’” (Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 14), che “un cristiano che non evangelizza è un cristiano in pensione, che i ‘lontani’ sono il potenziale di crescita e il futuro della Chiesa, che la parrocchia è spesso un gigante addormentato ma da risvegliare perché diventi una parrocchia ‘in fiamme’”. Nel suo commiato, mons. Fragnelli ringrazia don Perini anche perché “ci hai ricordato che ‘l’Eucaristia si presenta come fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione’”.
Quella di don “Pigi” viene considerata “una testimonianza concreta e un chiaro modello per la nuova evangelizzazione”. “Grazie per essere stato pioniere di vie nuove per il Vangelo, nuovi percorsi di fede per i laici e le famiglie, cellule fondamentali della comunità ‘famiglia di famiglie’; grazie per averci dato un modo concreto per evangelizzare i nostri ambienti di vita, grazie per averci ricordato che per essere missionari non bisogna prendere necessariamente l’aereo ma testimoniare il nostro incontro con il Risorto con le persone che incontriamo nella ferialità e nell’enormità del quotidiano”. E, continua il vescovo: “Ci hai ricordato che accanto alla missio ad gentes vi è una missio ad ferias, una missione alle periferie esistenziali dei cuori e alle periferie delle nostre città”. Infine, un “grazie” per “aver creato non un’altra associazione o movimento, ma un sistema perché le comunità parrocchiali e le famiglie come popolo di Dio possano vivere la propria vocazione evangelizzatrice realizzando il grande mandato missionario”.