Mons. Pietro Iotti, emblematica figura del clero reggiano-guastallese, si è spento nella serata di venerdì 20 novembre all’età di 97 anni. La scomparsa di don Pietro è avvenuta a un giorno di distanza da quella dell’amico confratello don Gaetano Incerti. “Don Pietro”, si legge in una nota della diocesi che lo ricorda, “ha seminato ed ha esercitato il suo ministero sacerdotale” soprattutto tra i giovani, quelli di Azione Cattolica, poi gli atleti e i dirigenti del Centro sportivo italiano, di cui è stato a lungo consulente ecclesiastico, gli studenti dell’Ipsia, i ragazzi e le ragazze delle colonie, gli allievi della Polizia di Stato e i Vigili del Fuoco. Nativo di Bagno (Reggio Emilia), don Iotti è stato ordinato sacerdote dal vescovo Beniamino Socche il 29 giugno 1946. Nella sua vita anche un “periodo romano”, in Vaticano, nella Fondazione Centesimus Annus e al Ministero degli Interni, con l’Associazione Giovanni Palatucci da lui fondata e presieduta per ricordare l’eroico questore deportato e morto a Dachau. Nel suo lungo ministero don Iotti ha “servito” in diocesi cinque vescovi – Socche, Baroni, Gibertini, Caprioli, Camisasca – e ben sette Papi: da Pio XII a Papa Francesco che lo ha incontrato in occasione del 90° compleanno.