Infanzia: Fism, “le nostre scuole svolgono una funzione pubblica, ma la parità è continuamente negata”

“Non solo tutti i bambini godono di diritti, ma devono essere continuamente salvaguardati. Una tutela che costituisce da quasi mezzo secolo la preoccupazione della Fism, la Federazione italiana scuole materne, che coinvolge circa 9.000 scuole paritarie no profit e servizi educativi accreditati, mezzo milione di bambine e bambini oltre 40mila dipendenti”. Lo si legge in una nota diffusa oggi dalla Fism, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia. La Federazione ricorda che “oggi le realtà educative che abbracciano il mondo zero-sei anni e si riconoscono nello slogan ‘Prima i bambini’ attraversano condizioni di difficoltà che la pandemia sanitaria ha aggravato ulteriormente”, ma già da anni reclama “quell’effettiva parità continuamente negata, prevista invece dalla legge 62 del 2000 e riconosciuta dalla Costituzione”. “Guardando la legge di bilancio in discussione alla Camera, purtroppo prendiamo atto che continuiamo ad essere penalizzati – dichiara il segretario nazionale della Fism, Luigi Morgano -. Attendiamo risposte a quanto richiesto ripetutamente in termini di contributi, fondo di dotazione per le convenzioni e a quanto aiuti ad assicurare la gratuità al servizio per tutte le famiglie, nonché ai bambini dei nidi e delle materne di poter continuare a godere di una proposta di educativa di qualità alta”. Morgano precisa: “Gli alunni interessati sono 507.578 nell’anno scolastico 2019-2020: dividendo la cifra stanziata – che può apparire rilevante – ovvero 320 milioni per 507.578 e per 220 giorni di scuola all’anno, la cifra effettiva che risulta stanziata è di euro 2 ,86 al giorno per alunno”. “Per completezza va considerato – spiega il segretario nazionale – che il costo medio per posto bambino nella scuola dell’infanzia statale è pari a euro 5.739 all’anno per 876.232 bambini con un costo ordinario annuale di oltre cinque miliardi di euro cui vanno aggiunti gli oneri a carico delle amministrazioni comunali e per l’edilizia scolastica”.
Il presidente nazionale della Fism, Stefano Giordano, lancia una proposta: “È ora che gli asilo nido e le scuole d’infanzia siano generalizzati e gratuiti. Vogliamo la gratuità del sistema integrato di educazione e istruzione per tutte le famiglie e parità effettiva delle scuole d’infanzia paritarie non profit per il tramite del convenzionamento con Miur”. E aggiunge: “Le scuole Fism svolgono funzione pubblica di istruzione ed educazione; rivestono interesse generale anche secondo il diritto dell’Ue, sono parte del sistema nazionale integrato di educazione e istruzione per i bambini e le bambine da zero a sei anni. Senza la gamba paritaria lo Stato dovrebbe immettere risorse per l’istruzione per 6 miliardi circa”.

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