Il 96% dei bambini europei di età compresa tra i 4 anni e l’età di inizio dell’istruzione primaria obbligatoria frequenta una scuola d’infanzia. Dati a livello regionale, pubblicati oggi da Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Ue e relativi al 2018, mostrano che la percentuale sale al 99% in 34 regioni europee (prevalentemente situate in Belgio, Danimarca, Irlanda e Francia) mentre sono meno di 7 bambini su 10 che partecipano all’educazione della prima infanzia a Východné Slovensko (la regione più orientale della Slovacchia; 70%) e Attiki (la regione della capitale della Grecia; 67%). Le percentuali dell’Europa centro-meridionale sono quelle che più pesano sulla media europea. Il dato nazionale per l’Italia indica che ad andare alla scuola dell’infanzia è il 94,5% dei bambini tra i 4 e i 6 anni. Ma anche nel nostro Paese si registra una forbice che vede ai due estremi la Campania e la Calabria, dove il 99% dei piccoli vanno all’asilo, e dall’altra il Lazio dove la percentuale scende all’88%. Nelle regioni del nord ovest il dato medio è del 93,7%; nel nord est di 94,5%; al centro scende al 92,1%; al sud è pari al 98,6% e nelle isole 96,2%. Ricorda Eurostat che “la prima infanzia e l’istruzione primaria svolgono un ruolo chiave” nell’offrire a tutti le stesse possibilità “affrontando le disuguaglianze e migliorando le competenze di base”.