“Vogliamo stare dietro Gesù, annunciare la sua misericordia per tutti. L’obiettivo è iniziare a costruire nelle nostre parrocchie e attività una cultura e una mentalità di tutela e rispetto per i più piccoli”. Con queste parole l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, ha presentato questa mattina il nuovo Servizio Tutela minori diocesano. Il presule, che è anche presidente del Servizio nazionale Cei, ha spiegato che “il nuovo Servizio è a tutti gli effetti un ufficio pastorale”. L’organismo sta muovendo i primi passi in queste settimane sotto la guida della referente Annalisa Marinoni. “Parlare di abuso, fenomeno complesso che secondo alcune ricerche più accreditate colpisce un bambino su cinque – ha precisato Marinoni –, significa anche creare le condizioni perché i nostri ambienti siano luoghi sicuri e di costruire reti di collaborazione per diffondere una cultura del rispetto all’interno delle relazioni educative”.
Il nuovo Servizio è articolato in due diverse strutture con funzioni differenti. Da un lato, il centro d’ascolto diocesano (responsabile Maria Teresa Fabbri) che ha l’obiettivo di accogliere le persone che desiderano raccontare eventuali abusi subiti in ambito ecclesiale, accompagnarle a una segnalazione e/o una denuncia o a richiedere un percorso di aiuto. Dall’altro, il coordinamento per la formazione è costituito da persone che, a partire da competenze professionali e formative, progetteranno percorsi e iniziative di informazione, formazione e prevenzione degli abusi negli ambienti ecclesiali. In gennaio partirà invece un corso per catechisti parrocchiali e un altro percorso dedicato ai giovani è stato programmato per i prossimi mesi.