Ha preso il via questa mattina in tutto l’Alto Adige lo screening di massa organizzato dalla Provincia con la locale Azienda sanitaria per fermare la diffusione del Covid-19. Su tutto il territorio altoatesino sono state attivate 184 postazioni con 646 linee di test dove fin dalle prime ore della mattinata si sono formate lunghe e ordinate file di altoatesini che, in forma volontaria, si sono sottoposti al test. Alle ore 16 (vale a dire a otto ore dall’inizio dello screening che proseguirà fino a domenica 22 novembre nelle postazioni allestite dalla Provincia e fino a martedì 24 novembre nelle farmacie che hanno aderito all’iniziativa) si erano sottoposti al test antigenico rapido 82.970 persone. Di queste 1.256 (1,5% dei testati) – la gran parte delle quali asintomatiche – sono risultate positive. Per effettuare il test sono operativi ogni giorno 900 tra medici e infermieri e operatori della Croce bianca e Croce rossa. Tenendo conto anche del personale amministrativo e di quello messo a disposizione dai Comuni, e calcolando anche i tanti volontari (alpini e vigili del fuoco volontari) sono coinvolte quotidianamente circa 1.500 persone. Questo fine settimana tutti gli altoatesini sono chiamati a recarsi nel luogo più vicino alla propria abitazione per sottoporsi allo screening, secondo modalità differenti in base al Comune di residenza. Nei centri abitati più grandi, come ad esempio Bolzano, la suddivisione avviene a seconda della via in cui si risiede, mentre in molti Comuni è stato possibile prenotarsi. Il test si svolge nel rispetto di tutte le misure di igiene e sicurezza e in modo tale che non si creino assembramenti. La grande partecipazione degli altoatesini, fin dalle prime ore di oggi, ha creato ritardi nella comunicazione dell’esito del tampone (che sarebbe dovuta arrivare, via mail, un’ora dopo il test). Nel primo pomeriggio il direttore dell’Azienda sanitaria Florian Zerzer ha annunciato che “gli informatici sono al lavoro per ottimizzare le procedure. Gli esiti saranno comunicati ai cittadini entro un giorno”. 350.000 il numero di test antigenici rapidi che la Provincia ha organizzato sull’intero territorio altoatesino con l’obiettivo di identificare le fonti di infezione ancora sconosciute (gli asintomatici) e fermare così un ulteriore aumento della diffusione del virus. “Più sarà massiccia la partecipazione – sottolinea l’assessore alla sanità Thomas Widmann – e prima sarà possibile piegare la curva dei contagi”.