“In questo tempo in cui il Coronavirus porta il mondo a sperimentare l’isolamento, paragonabile alla realtà di un monastero, c’è grande bisogno di puntare alla comunione che noi claustrali viviamo sull’esempio di Santa Rita, come dimensione essenziale di un’umanità sempre unita, fatta da fratelli e sorelle, figli e figlie di Dio”. È l’invito di suor Maria Rosa Bernardinis, madre priora del monastero Santa Rita da Cascia, contenuto nel suo messaggio diffuso oggi alla vigilia della Giornata mondiale delle claustrali (21 novembre). Una “sfida” a seguire i passi di Santa Rita “lungo la strada della comunione, per riscoprirci fratelli e sorelle nel tempo del Covid-19”. Santa Rita, scrive la priora nel messaggio, “è stata ed è esempio di comunione. Lo è per noi consacrate, nel mostrarci come vivere nella gioia di donare tutto e tutte noi stesse al Signore. In Lui, la nostra vita monastica travalica i limiti fisici del monastero per raggiungere coloro che sono nel bisogno. Allo stesso tempo, Rita è un modello di vita per l’umanità, perché essere in comunione vuol dire abbattere ogni muro che ci separa, in modo particolare quest’anno. Così possiamo raggiungere la pace universale e la fratellanza per la quale siamo stati creati”. “In questo giorno dedicato alla nostra presenza ‘discreta’ nel mondo – conclude il messaggio – invito tutti ad unirsi a noi nel ringraziare il Signore per il dono della vita contemplativa, un dono al quale Dio stesso non smette mai di richiamarci, perché capace di generare molti buoni frutti”.