“Ridurre la burocrazia per evitare all’Italia di perdere fondi europei, con 682 milioni di euro che rischiano di essere restituiti a causa delle difficoltà nell’utilizzarli e farli arrivare alle aziende agricole”. È l’obiettivo dell’intesa sottoscritta da Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e la Coldiretti che affida ai Centri di assistenza agricola (Cca) una serie di funzioni per snellire i procedimenti, garantire il pieno accesso ai servizi a tutte le imprese e valorizzare l’occupazione in un momento di crisi.
Le risorse pubbliche a rischio disimpegno – spiega Coldiretti in una nota – sono lungo tutta la Penisola, in molte Regioni, e riguardano nell’ordine, secondo l’analisi dell’associazione, Puglia (256,6 milioni di euro), Sicilia (140,4), Campania (72,6), Basilicata (45,8), Lombardia (44,6), Abruzzo (36), Liguria (28), Marche (26,5) e Toscana (15).
“Tra le motivazioni del ritardo – denuncia la Coldiretti – c’è soprattutto l’eccesso di burocrazia; problemi informatici ricorsi al Tar e la strutturazione dei bandi”. “Il risultato – rileva l’associazione – è il rischio concreto della perdita di importanti risorse per finalizzate tra l’altro all’ammodernamento delle imprese agricole, ai progetti di filiera, al biologico, alla difesa della biodiversità, alla forestazione e all’insediamento dei giovani agricoltori in un momento in cui cresce l’attrattività della campagna e si riducono le opportunità di lavoro nelle città”.