“Se pensiamo alla vita di tanti santi e sante è nei momenti difficili che sono venuti fuori”. Lo ha affermato ieri l’arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, nell’omelia della messa celebrata nella cattedrale di San Lorenzo in occasione della solennità di tutti i Santi. Nella storia della Chiesa – ha detto ancora il prelato – i santi “non sono venuti fuori in momenti in cui non c’era difficoltà, non c’erano drammi”. I santi, infatti, sono stati “uomini e donne che non si sono rassegnati davanti al presente e non l’hanno subito. Hanno saputo inventare cose nuove e intraprendere strade nuove. Hanno avuto la fantasia di Dio”. Oggi, ha proseguito, viviamo “questo momento drammatico in cui abbiamo paura di ammalarci, tutti sappiamo com’è la situazione economica, molte famiglie fanno fatica, e pare che anche la tenuta psicologica di molte persone pare venire meno e in questo scenario è difficile sentirsi sereni e mantenere la speranza”. Per l’arcivescovo di Genova, quindi, “la grande sfida” cui anche l’uomo contemporaneo è chiamato “è di fidarsi di Dio anche dove sembra impossibile”. “La nostra fede – ha sottolineato – è un paradosso: si tratta di vedere la presenza di Dio dove sembra assente e i santi sono coloro che hanno avuto l’intuizione di cogliere la presenza di Dio dove sembrava assente e dove tutto sembrava che andasse male e che fosse un fallimento”.