San Francesco “fu un autentico change maker, un ‘economista’ senza saperlo”. Lo ha detto mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, salutando i duemila giovani economisti e imprenditori “under 35” convocati da Papa Francesco nella città del “poverello” per un’economia più a misura d’uomo. “Fu l’economista che tutti quanti voi giovani aspirate a diventare in questa scuola di Economy of Francesco”, ha proseguito Sorrentino: “Il Signore conceda anche a voi di essere protagonisti di una nuova storia di bellezza e di bontà. Questo nostro mondo sconvolto dalla pandemia e da tante altre miserie e contraddizioni ne ha più che mai bisogno”. “Francesco aveva capito che il denaro è solo uno strumento”, ha sintetizzato il vescovo: “Come tale, serve a costruire una economia bella, ricca di senso e di dono, che non può escludere nessuno, al contrario deve puntare al bene di tutti e soprattutto degli ultimi. Quando lo restituisce al padre, insieme ai vestiti, egli scrive con la sua nudità il manifesto di un’economia alternativa”.