Non cedere alla tentazione di “lasciare le cose come stanno”. È una delle raccomandazioni contenute nel messaggio inviato dal Papa a padre Joachim Rego, superiore generale della Congregazione della Passione di Gesù, in occasione delle celebrazioni giubilari per il terzo centenario della Congregazione, che cominceranno il 22 novembre (fino al 1° gennaio 2022). “Affinché il carisma perduri nel tempo, è necessario renderlo aderente alle nuove esigenze, tenendo viva la potenza creativa degli inizi”, scrive Francesco, secondo il quale “questa significativa ricorrenza centenaria rappresenta una provvida opportunità di incamminarvi verso nuovi traguardi apostolici”. “A nessuno sfugge che viviamo oggi in un mondo in cui nulla è più come prima”, la tesi del Papa: “L’umanità è nella spirale di cambiamenti che mettono in discussione non solo il valore delle correnti culturali che l’hanno arricchita finora, ma persino l’intima costituzione del suo essere. La natura e il cosmo, assoggettati al dolore e alla caducità dalle manipolazioni umane, assumono preoccupanti tratti degenerativi. Anche a voi è chiesto di individuare nuovi stili di vita e nuove forme di linguaggio per annunciare l’amore del Crocifisso, testimoniando così il cuore della vostra identità”.