Nel discorso di apertura della Conferenza interparlamentare su immigrazione e asilo in Europa, David Sassoli ha dichiarato: “Qualsiasi sistema efficace di migrazione e di asilo europeo deve essere sviluppato tenendo presenti alcuni principi. Una ripartizione della responsabilità – che è collettiva – per l’accoglienza delle persone, per le operazioni di identificazione, l’esame delle richieste di asilo, l’accoglienza dei rifugiati, l’esecuzione delle operazioni di rimpatrio. Questo implica un impegno molto maggiore sia nella ricollocazione dei rifugiati all’interno dell’Unione che nel reinsediamento dei rifugiati da Paesi terzi. Dobbiamo definire percorsi legali alternativi per la protezione, come i visti umanitari”. Ha quindi parlato di “un sistema di regole condivise per il salvataggio in mare e lo sbarco delle persone, senza criminalizzare chi salva vite in mare perché adempie non solo ad un obbligo sancito dal diritto internazionale del mare, ma ad un obbligo morale”. Occorre inoltre “un lavoro comune delle nostre forze di polizia e di intelligence per smantellare le organizzazioni criminali a capo del traffico di persone lungo tutte le rotte principali, in collaborazione con i nostri partner nei Paesi di origine e transito”. Non da ultimo, “l’apertura di canali legali per l’immigrazione per motivi di lavoro sulla base delle necessità dei nostri mercati del lavoro”.