Coronavirus Covid-19: Transparency International e Action Aid, “35mila firme e 134 adesioni da parte di organizzazioni per la campagna #DatiBeneComune”

A dieci giorni dal lancio la campagna #DatiBeneComune ha raccolto 35.000 firme alla petizione e l’adesione di oltre 134 tra organizzazioni della società civile e testate giornalistiche. Segnale che il tema dei dati è condiviso non solo dagli “addetti ai lavori” ma anche da tanti cittadini e cittadine che si aspettano trasparenza e chiarezza da parte del Governo e non intendono accettare passivamente le decisioni prese sulla gestione dell’emergenza Covid-19. Lo rendono noto oggi Transparency International Italia e Action Aid, tra i promotori dell’iniziativa.
Le richieste avanzate ruotano intorno “alla maggiore trasparenza e apertura dei dati comunicati dalle Regioni al Governo dall’inizio dell’epidemia per monitorare e classificare il rischio epidemico; dei dati che alimentano i bollettini con dettaglio regionale, provinciale e comunale, della cosiddetta sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità e dei dati relativi ai contagi all’interno dei sistemi, in particolar modo scolastici”. Tra le richieste anche “quella di rendere pubbliche le evidenze scientifiche, le formule e gli algoritmi, che mettono in correlazione la valutazione del rischio, le misure restrittive e l’impatto epidemiologico ad esso correlato perché è importante che i cittadini siano consapevoli delle motivazioni che hanno guidato e stanno continuando a guidare le scelte del Governo”.
La lettera con le richieste è stata spedita anche in cartaceo al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ora tutti i sostenitori e le sostenitrici della campagna si augurano che una risposta non tardi ad arrivare.
“La trasparenza non è mai fine a se stessa – dichiara Davide Del Monte, direttore di Transparency International Italia – ma è lo strumento attraverso cui la comunità scientifica può comprendere il problema e grazie al quale si possono attivare percorsi virtuosi di collaborazione per promuovere soluzioni e ripristinare la fiducia nelle istituzioni che governano, oggi più che mai indispensabile. La trasparenza è la chiave della fiducia”.
“Aprire i dati non è una questione squisitamente tecnica dal momento che oggi più che mai i dati informano le decisioni che impattano sulla vita di milioni di persone – commenta Elisa Visconti, responsabile Programmi di ActionAid -. Sapere e capire perché i propri territori sono sottoposti ad alcune restrizioni, conoscere il perché la propria attività deve chiudere, condividere i motivi secondo i quali i propri figli e figlie non possono andare a scuola, conoscere nel dettaglio la strategia d’intervento socio-sanitaria è fondamentale affinché le cittadine e i cittadini di questo Paese possano giocare un ruolo consapevole e proattivo nella gestione di una crisi che va necessariamente gestita in modo collettivo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia