Concistoro: padre Cantalamessa chiede la dispensa dall’ordinazione episcopale, “Voglio morire con l’abito francescano”

“Ho chiesto al Santo Padre la dispensa dall’ordinazione episcopale. L’ufficio del vescovo (come dice il titolo di un mio recente libro di esercizi spirituali per vescovi) è di essere pastore e pescatore. Alla mia età (86 anni, ndr.) c’è ben poco che potrei fare come ‘pastore’; d’altra parte, quello che potrei fare come ‘pescatore’ posso continuarlo a fare annunciando la parola di Dio”. A rivelarlo è padre Raniero Cantalamessa, il cappuccino predicatore della Casa Pontificia che sarà creato cardinale da Papa Francesco nel prossimo Concistoro del 28 novembre. In una intervista rilasciata al sito della diocesi di Rieti, territorio in cui insiste l’Eremo dell’Amore Misericordioso di Cittaducale dove  vive da alcuni anni quando è libero dai propri impegni, padre Cantalamessa motiva la sua richiesta per “il desiderio di morire con il mio abito francescano: cosa che difficilmente mi avrebbero permesso di fare se fossi stato vescovo”. Intanto il cappuccino è impegnato a preparare le prediche di Avvento che quest’anno, spiega, “si terranno nell’Aula Paolo VI, per consentire il dovuto distanziamento richiesto dall’epidemia”. Avendo superato gli ottant’anni padre Cantalamessa non sarà tra i cardinali elettori in un eventuale conclave. Sarà comunque nel collegio cardinalizio, quindi tra i “consiglieri” diretti del Papa: “Consigliere del Papa? Perché no, ma soltanto indirettamente, nel senso che il Papa, senza che io lo sappia, può trarre qualche lume dalla parola di Dio che annuncio. Nei due conclavi precedenti, quello per l’elezione di Benedetto XVI e di papa Francesco, sono stato chiamato a farlo anche direttamente, tenendo, su richiesta del Sacro Collegio, una delle due esortazioni che i cardinali devono ascoltare prima di entrare in conclave”.

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