Martedì 17 novembre, il presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, ha annunciato l’invio del progetto di legge sull’interruzione legale della gravidanza al Congresso nazionale, dove sarà presto discussa.
In una dichiarazione rilasciata ieri all’agenzia Aica, l’addetto stampa della Conferenza episcopale argentina, padre Máximo Jurcinovic, ha evidenziato tre punti del documento diffuso dai vescovi argentini lo scorso 22 ottobre, quando l’episcopato aveva appreso dell’imminente presentazione del disegno di legge al Congresso nazionale.
“Questo documento ha tre elementi che considero i più importanti – ha detto il portavoce – e che ora sono confermati: il primo è che non c’è spazio per pensare a progetti legislativi che contraddicono l’esigenza di prendersi cura di tutti gli argentini”, nell’attuale difficile contesto di pandemia.
In secondo luogo, il messaggio dei vescovi sottolineava che l’introduzione di questo progetto “scoraggia la ricerca dell’incontro fraterno ed essenziale tra gli argentini e oscura gravemente l’orizzonte proposto da Papa Francesco nella sua ultima enciclica Fratelli tutti”.
D’altra parte, si ricorda che “non prendersi cura di tutte le vite sarebbe una colpa molto grave per uno Stato che vuole proteggere i suoi abitanti”.
Il messaggio dei vescovi del 22 ottobre aveva provocato ulteriori prese di posizione dello stesso tenore, non solo in ambito cattolico, ma anche nel mondo evangelico.