“La pandemia ha fatto venire allo scoperto alcune cose, ha fatto vedere quello che era difficile vedere, l’aumento delle disuguaglianze, tanti problemi che presentano l’Italia più spaccata, più divisa – il digital divide -. Ma nello stesso tempo ci fa vede anche che se non cambiamo modelli, se non ripartiamo in maniera diversa, non ce la faremo”. Lo ha detto suor Alessandra Smerilli, economista e membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, intervenendo stamani alla presentazione dell’Instrumentum laboris per la 49a edizione, che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021 sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro e futuro. #tuttoèconnesso”. “Il tema che era stato scelto ci è sembrato propizio e profetico – ha aggiunto -, perché dobbiamo stare accanto alle persone che in questo momento perdono il lavoro, che si trovano in difficoltà, come gli imprenditori”. Soffermandosi sulle “chiusure di imprese e settori fortemente colpiti”, suor Smerilli ha osservato che “siamo di fronte a un momento in cui dobbiamo cambiare qualcosa”. “Possiamo coglierlo come un’opportunità per vivere l’economia in un modo diverso. Quindi, mettere insieme ecologia, salute e ambiente ci deve stare a cuore”. Nel solco dell’enciclica “Fratelli Tutti”, la religiosa ha ribadito sl’esigenza che dalla prossima Settimana sociale emergano “proposte concrete” in base alle quali “tutti possiamo impegnarci per il pianeta che vogliamo”.
Infine, il Recovery fund citato nell’Instrumentum laboris. “A disposizione avremo fondi che in momenti normali non avremmo visto – ha spiegato suor Smerilli -. Devono servire per investimenti nella direzione di sostenibilità ambientale, lavoro e sanità. Non possiamo permetterci la divisione. Abbiamo bisogno di un piano che vada nella giusta direzione. Spero che la Settimana sociale possa diventare catalizzatore di tutto questo e possa far venir fuore proposte elaborate con il contributo di tutti e con una visione precisa”.