Economia: Commissione Ue, pagella sulle manovre di bilancio. “Continuare a sostenere” imprese e mercati, ma prevedere riforme

I pareri sui documenti programmatici di bilancio 2021, diffusi oggi dalla Commissione nell’ambito del “Semestre europeo”, tengono conto “dell’attuale crisi sanitaria, dell’elevato livello di incertezza e della grave recessione economica dovuta alla pandemia di Covid-19”. Alla luce dell’attivazione della clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita, nel luglio 2020 il Consiglio ha formulato raccomandazioni di bilancio di natura qualitativa. I pareri odierni esaminano quindi “soprattutto se le misure di bilancio a sostegno dell’economia previste per il 2021 siano temporanee e, in caso contrario, se siano previste misure di compensazione”. In particolare “la raccomandazione sulla politica economica della zona euro presenta agli Stati membri della zona euro una consulenza specifica sugli aspetti che incidono sul funzionamento della zona euro nel suo complesso”.
Quest’anno la raccomandazione fornisce anche orientamenti politici sulle priorità che gli Stati membri di Eurolandia dovrebbero perseguire nei loro piani per la ripresa e la resilienza. La raccomandazione “esorta gli Stati membri della zona euro a garantire che le loro politiche di bilancio continuino a sostenere l’economia nel 2021; gli Stati membri sono anche invitati, non appena le condizioni epidemiologiche ed economiche lo consentano, a riorientare le politiche di bilancio verso il raggiungimento di posizioni prudenti a medio termine”. La raccomandazione “incoraggia” inoltre “gli Stati membri a rafforzare i quadri istituzionali nazionali e ad attuare riforme e investimenti prioritari capaci di rendere la zona euro e i suoi membri più sostenibili e resilienti”. Le riforme e le misure di investimento “dovrebbero creare le giuste condizioni per una ripresa economica in linea con le transizioni verde e digitale”. La raccomandazione invita inoltre a completare l’Unione economica e monetaria e rafforzare il ruolo internazionale dell’euro.
Un ulteriore documento illustrato oggi dalla Commissione raccomanda di preparare “esami approfonditi per individuare eventuali squilibri macroeconomici e valutarne la gravità in relazione ai 12 Stati membri per i quali già a febbraio 2020 erano stati individuati squilibri o squilibri eccessivi, ossia Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia”.

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