Coronavirus Covid-19: “Con i Bambini”, “per il 90% degli italiani il contrasto alla povertà educativa è importante per lo sviluppo del Paese”

L’Italia del Covid si confronta più marcatamente – suo malgrado – con i fenomeni della povertà educativa minorile. Secondo i dati dell’indagine “Demopolis-Con i Bambini”, presentata oggi on line, “il 53% degli italiani dichiara di averne sentito parlare, con un dato cresciuto di 10 punti nell’ultimo anno; un ulteriore segmento, pari al 26% degli intervistati, ammette di non sapere effettivamente di che cosa si tratti, pur avendone sentito parlare”. Nel definire il fenomeno, con una consapevolezza in crescita rispetto ai dati rilevati nel novembre 2019, “il 73% degli intervistati identifica la povertà educativa come una questione di limitato accesso ad opportunità di crescita; il 64% cita il rendimento scolastico ed i bassi livelli di apprendimento. Il 17% la povertà materiale. La consapevolezza dell’opinione pubblica sull’importanza del tema cresce e si afferma. La diffusione della povertà educativa è un fenomeno grave per il 91% degli italiani: molto per il 45%; abbastanza grave per il 46%”.
Il 90% degli italiani ritiene oggi importanti, per lo sviluppo del Paese, le azioni di contrasto alla povertà educativa minorile. Il dato si dimostra ancora più marcato nei target speciali oggetto di analisi: cresce, infatti, al 92% fra gli insegnanti e al 98% fra i rappresentanti del Terzo Settore. Del resto, come confermano i dati della ricerca, l’emergenza Covid-19 ha estremizzato una fragilità come la povertà educativa, ancora da sanare nel Paese. Per il 53% degli intervistati l’azione di contrasto alla povertà educativa è oggi più importante rispetto ad un anno fa.
Nell’emergenza “servirebbe innanzi tutto rimuovere gli ostacoli per l’accesso alla didattica a distanza (63%), ma anche un rinnovato impegno degli insegnanti (59%). Il 46% ricorda l’urgenza di intervenire anche rispetto alla povertà materiale delle famiglie”. E, ancora, “sostegno, anche a distanza, da parte di educatori e una maggiore attenzione alle esigenze dei ragazzi, anche nell’informazione e sui media, sono interventi richiesti da 1 intervistato su 3. Il 30% ricorda inoltre come serva l’impegno di tutti per restituire importanza ai diritti di ragazzi e bambini e il 26% sollecita un accesso esteso alle attività extrascolastiche”. La scuola, dunque, “è chiamata alla sfida di andare oltre i fondamentali dell’insegnamento. Ma non può avere l’esclusiva in tema di sviluppo delle nuove generazioni”. Secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis per l’impresa sociale “Con i Bambini”, “oggi appena il 28% degli intervistati concorda sull’assunto che la scuola sia l’unica istituzione deputata alla crescita dei ragazzi. Per il 67% degli italiani la responsabilità dei minori è di tutta la comunità, dato che si attestava al 49% nella rilevazione dello scorso anno”.

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