Comece: messaggio presidenti vescovi Ue, “l’Europa non può e non deve voltare le spalle ai rifugiati”

“L’Europa non può e non deve voltare le spalle a coloro che provengono da zone di guerra o da luoghi in cui subiscono discriminazione o non possono condurre una vita dignitosa”. Lo scrivono i presidenti delle Conferenze episcopali dell’Unione europea alle istituzioni europee e agli Stati membri in una dichiarazione dal titolo “Ritrovare la speranza e la solidarietà”, pubblicata in vista del Consiglio europeo di domani, 19 novembre. “La solidarietà europea – si legge nel messaggio – dovrebbe estendersi con urgenza ai rifugiati che vivono in condizioni disumane nei campi di accoglienza e sono seriamente minacciati dal virus. Solidarietà verso i rifugiati non significa solo finanziamenti, ma anche apertura dei confini dell’Unione europea in maniera proporzionale, da parte di ciascuno Stato membro”. In questo senso, secondo i vescovi dell’Ue, “il Patto europeo sulla migrazione e l’asilo presentato dalla Commissione europea possono essere considerati come un passo, da valutare attentamente, per stabilire una politica europea comune e giusta in materia di migrazione e asilo”. Riguardo poi ai “diversi tipi di migrazione”, tra coloro cioè che fuggono da guerre e persecuzioni e chi emigra per motivi economici o ambientali, i vescovi scrivono: “Riteniamo, però, che vi siano alcuni principi, valori e obblighi legali internazionali da rispettare sempre, indipendentemente dalle condizioni delle persone coinvolte”. Nel messaggio, i vescovi chiedono che “siano facilitati percorsi sicuri e legali per i migranti e corridoi umanitari per i rifugiati, che permettano loro di raggiungere l’Europa in sicurezza e di essere accolti, protetti, sostenuti e integrati”.

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