Il Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) esprime la “propria profonda commozione” per la scomparsa, ieri sera, di don Redento Tignonsini, aderente alla “federazione fin quasi dalla sua fondazione e fondatore della cooperativa di Bessimo”. Aveva 87 anni. “Don Tignonsini – ricorda una nota del Cnca – è stato tra i primi in Italia a occuparsi di tossicodipendenze, dalla metà degli anni Settanta, in un momento in cui non esistevano ancora servizi pubblici rivolti a questa utenza, operando in particolare nelle province di Brescia e Bergamo. Nel 1979 ha fondato la cooperativa sociale di Bessimo, che è stata la prima nel nostro Paese ad accogliere partner tossicodipendenti impegnati in un percorso riabilitativo mantenendo con sé i propri figli”. Nel 2003, a settant’anni, ha lasciato la direzione della cooperativa per tornare a fare il parroco.
“Ci rivolgiamo a don Redento con quel saluto caldo, pieno di umanità, che era solito usare proprio lui: ‘Ciao uomo’ – dichiara Riccardo De Facci, presidente del Cnca -. Don Redento è stato un maestro, fondatore di una nostra organizzazione socia e tra quelle persone che per prime, negli anni Settanta, compresero il significato e l’importanza del consumo di droghe per i giovani. In questi anni non ha mai fatto mancare la sua voce critica, stimolante, a volte graffiante, sempre schierata dalla parte di chi ha bisogno. Un saluto affettuoso da chi ti ha conosciuto, apprezzato e ha ascoltato le tue sagge parole”.