Alla data dell’11 novembre scorso, sono 2.564.035 i nuclei familiari che hanno presentato una domanda di Reddito/Pensione di cittadinanza all’Inps: 1.541.122 sono state accolte, 447.099 sono in lavorazione e 575.814 sono state respinte o cancellate. Da aprile 2019 a oggi, 188.950 nuclei sono decaduti dal diritto. È quanto emerge dai dati dell’Osservatorio sul Reddito e Pensione di cittadinanza diffusi oggi dall’Inps.
Il numero dei nuclei percettori residenti nelle Regioni del Sud e delle Isole risulta pari a 576.525, seguito da quello dei nuclei residenti nelle Regioni del Nord, pari a 240.827, e da quello dei residenti nel Centro, pari a 153.279. In totale sono 970.671 nuclei, in forte calo rispetto ai mesi scorsi (1,304 milioni di famiglie ad agosto e 1,059 milioni a gennaio 2020). Le persone complessivamente coinvolte ad ottobre sono state 2.206.231 mentre l’importo medio erogato per nucleo familiare ammonta a 490,57 euro.
Per quanto riguarda il Reddito di emergenza ai sensi dell’articolo 82, decreto-legge 34/2020, risultano aver fatto domanda 599.963 nuclei: 291.206 domande sono state accolte, 304.497 sono state respinte, mentre 4.260 sono in attesa di definizione. Per il Reddito di emergenza ai sensi dell’articolo 23, decreto-legge 104/2020, risultano invece aver fatto domanda 435.517 nuclei: 235.993 domande sono state accolte, 149.970 sono state respinte, mentre 49.554 sono in attesa di definizione. “La distribuzione geografica delle domande pervenute – spiega l’Inps – rispecchia quella già osservata per il Reddito di cittadinanza: maggiore concentrazione nelle regioni del Sud e delle Isole, a seguire le regioni del Nord e infine quelle del Centro”.