Si è aperto oggi, con l’incontro pre-congressuale sulle case di accoglienza, il 40° convegno nazionale del Movimento per la vita italiano (Mpv), da quest’anno intitolato al suo fondatore Carlo Casini, e in modalità online a causa dell’emergenza Covid. A tema la bellezza del donare, del ricevere e del ricambiare nelle case di accoglienza soprattutto con una particolare attenzione ai giovani che si avvicinano a questa esperienza.
“Tra giovinezza e servizio alla vita c’è un’affinità, una corrispondenza”, perché “i giovani sono sensibili a ciò che riguarda l’amore, l’autenticità, la bellezza”, e perché “l’età giovanile è caratterizza dalla ricerca di senso, del senso della vita”, ha detto aprendo l’incontro la presidente Mpv, Marina Casini. Don Francesco Coluccia, responsabile nazionale delle case di accoglienza Mpv, ha offerto indicatori per gli operatori e ha sottolineato la centralità della relazione, presentando infine il progetto “Di casa in casa al servizio della vita”.
Tra i temi affrontati i bisogni e le aspettative dei giovani nelle case di accoglienza; l’emotività e l’affettività nei giovani, nelle mamme e nei bambini accolti ; il volontariato, il tutoraggio e l’alternanza scuola-lavoro nelle case di accoglienza. Per don Coluccia, queste case sono “promotrici di vita”; vita che “servono in mille sfaccettature come un mosaico di persone che ogni giorno lavorano e amano queste realtà diverse da Regione a Regione, in eterno combattimento contro la burocrazia”.