“A fronte dell’introduzione delle politiche sul tabacco che hanno caratterizzato gli ultimi due decenni, si registrano sviluppi positivi per quanto riguarda la diffusione dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti”. Lo si legge nel rapporto su adolescenti e dipendenze, realizzato in sede europea e diffuso oggi (indagine Espad). “Tra il 1995 e il 2019 è stata rilevata una diminuzione del fumo di tabacco in relazione tanto all’uso almeno una volta nella vita (dal 68% al 42%), quanto all’uso recente (dal 33% al 20%) e all’uso quotidiano (dal 20% al 10%)”. I nuovi dati rivelano un’alta prevalenza dell’uso di sigaretta elettronica (40% per l’uso nel corso della vita e del 14% per l’uso nell’ultimo mese). “È probabile che un’alta percentuale di questi dispositivi contenga nicotina e che quindi l’uso di nicotina in età adolescenziale possa essere di nuovo in aumento”. La ricerca evidenzia poi un calo nell’uso di sostanze psicoattive illecite ma preoccupazioni per l’uso ad alto rischio di cannabis, per l’uso di farmaci senza prescrizione medica e nuove sostanze psicoattive. “L’ultima rilevazione mostra che, in media, 1 studente su 6 (17%) ha riportato di aver fatto uso di una sostanza illecita almeno una volta nella vita, con livelli che variano notevolmente tra i Paesi partecipanti”. La cannabis è ancora la sostanza illecita più usata dagli studenti. In media, il 16% dei rispondenti ha riferito di aver fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita. L’uso non medico di farmaci soggetti a prescrizione tra gli adolescenti “continua a rappresentare una fonte di preoccupazione. Ad esempio, il 6,6% dei rispondenti ha riferito di aver usato tranquillanti o sedativi e il 4,0% antidolorifici, ‘per sballare’ nel corso della propria vita”.