Coronavirus Covid-19: Anelli (Fnomceo), “vicinanza a tutti i medici italiani. Unità e solidarietà le chiavi per uscire dalla crisi”

“Esprimo la piena solidarietà, mia e della Fnomceo, a tutti i medici italiani, costretti, in questo momento difficile, insieme agli altri professionisti della salute, a reggere sulle loro spalle il Servizio sanitario nazionale, scontando carenze e inefficienze, organizzative e di sistema, dovute alle politiche degli anni passati, che consideravano la sanità come terreno di risparmio e non come risorsa su cui investire”.
A parlare è Filippo Anelli, presidente della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici), mentre sale a 188 il bilancio dei colleghi morti a causa del Covid. Le ultime due vittime sono due medici di famiglia: Domenico Pacilio, di Napoli, e Giorgio Drago, storico medico per 40 anni del “Quartiere Cristo” di Alessandria, dove dopo la pensione continuava la sua attività come libero professionista.
“Siamo vicini ai medici degli ospedali, costretti a inventare soluzioni per continuare a erogare servizi, a costruire dighe per arginare questa seconda ondata dell’epidemia”, prosegue Anelli. Ma “non va meglio sul territorio, dove i medici di medicina generale portano avanti il loro lavoro in solitudine, imbrigliati in modelli organizzativi ormai superati dalla realtà dei fatti. E, a volte, denigrati dai media, con il solo conforto della gratitudine dei pazienti”.
Di qui, per il presidente Fnomceo, la necessità di “un colpo di reni, che faccia emergere questo lavoro oscuro ma efficace, che, anche con questa scarsità di risorse, salva ogni giorno migliaia di vite”. È il momento di “collaborare con le altre professioni, affiancando al medico di famiglia l’infermiere, lo psicologo, l’ostetrica, il fisioterapista, il tecnico di radiologia, l’assistente sanitario, il personale amministrativo e di studio. È il momento di coordinarli con gli specialisti ambulatoriali; di metterli in rete con il 118 e i colleghi dell’ospedale. L’unità tra i professionisti, la solidarietà tra i diversi attori, la sintonia con i cittadini è la sola chiave che ci aprirà le porte per uscire dalla pandemia”, conclude.

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