“La povertà è arrivata al centro della società”: con questo ammonimento, la Segretaria generale della Caritas austriaca, Anna Paar, ha lanciato un appello al Governo federale affinché prenda una serie di misure urgenti per contrastare questa crisi. Dal 1° ottobre Paar è la prima donna Segretario generale della Caritas Austria. Intervistata dai quotidiani delle diocesi di Vienna, “der Sonntag”, e della Carinzia, “Sonntag”, Paar ha evidenziato che sempre più persone, “che mai l’avrebbero creduto possibile, si sono dovute rivolgere alla Caritas dall’inizio della pandemia di Covid-19”. In alcune zone della Bassa Austria, ad esempio, i centri di consulenza sociale della Caritas hanno avuto il 41% in più di contatti iniziali da marzo rispetto all’anno precedente, e in Stiria del 37%. “Soprattutto, la disoccupazione e il lavoro a tempo ridotto hanno colpite molte famiglie”, secondo Paar. “Due terzi dei nostri centri di consulenza sociale assistono persone con bambini, un numero sproporzionatamente elevato di loro sono genitori single, ma anche nuovi lavoratori autonomi o imprenditori individuali. Sono persone che hanno perso il reddito a causa della crisi e che non sanno come pagare affitti o bollette energetiche”.
La Caritas guarda con grande preoccupazione ai prossimi mesi, ha detto il Segretario generale: “ci sono stati rinvii degli affitti o delle bollette in primavera. Adesso sono dovuti. Ma la gente non può pagarli. Serve una soluzione dalla politica e dalle imprese”. In molti casi, la Caritas cerca, tramite i centri di consulenza sociale, di aiutare “almeno per garantire che l’appartamento rimanga caldo”, ma, constata Paar “pensiamo ai tanti disoccupati o beneficiari del welfare che hanno bisogno. È importante che abbiano abbastanza soldi per poter pagare almeno le bollette più importanti”.