Alla vigilia della Giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre), l’Unicef ricorda che, secondo l’ultimo studio Innocenti Report Card effettuato su 41 paesi ricchi, nella maggior parte di questi paesi, meno di 4 bambini su 5 si ritengono soddisfatti della loro vita. La Turchia registra il livello di soddisfazione minore, 53%, seguita da Giappone e Regno unito. In 12 paesi sui 41 analizzati meno del 75% dei ragazzi di 15 anni ha un grado di soddisfazione della vita elevato. Il suicidio rappresenta una delle cause di morte più comuni tra i 15 e i 19 anni ed è la Lituania a registrare i tassi più alti di suicidio fra gli adolescenti, seguita da Nuova Zelanda ed Estonia. La correlazione più forte è emersa tra la felicità e il tempo trascorso in famiglia: bambini e ragazzi attribuiscono un’importanza fondamentale alla sfera relazionale. Quelli con famiglie più presenti e solidali presentano un maggiore benessere mentale. Forte anche il legame tra felicità e frequenza del gioco all’aperto. mentre l’uso dei social media è apparso scarsamente associato alla felicità. Il bullismo da parte dei coetanei rimane un problema serio, con impatto negativo a lungo termine su relazioni e salute. I bambini vittime di bullismo hanno mediamente un livello di soddisfazione di vita inferiore. Anche il modo in cui gli adolescenti percepiscono il proprio corpo ha un impatto sul loro benessere. Per le ragazze la correlazione tra immagine corporea e soddisfazione di vita è due volte più forte rispetto ai ragazzi. Secondo un altro studio condotto in 32 paesi a basso e medio reddito, circa il 15% degli adolescenti trai 13 e i 15 anni ha preso in considerazione il suicidio, terza causa di morte tra i 15 e i 19 anni.