Quasi un miliardo di persone nel mondo soffre di disturbi mentali e quelli con disturbi mentali gravi tendono a morire 10-20 anni prima della popolazione generale. Il suicidio è causa di morte di quasi 800.000 persone ogni anno ed è la seconda causa di morte per i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Relativamente poche persone in tutto il mondo hanno accesso a servizi di salute mentale di qualità, specialmente nei Paesi a basso e medio reddito dove oltre il 75% delle persone con disturbi mentali, neurologici e da uso di sostanze non riceve alcun trattamento per la sua condizione. È l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che ha detto queste cose alla vigilia della Giornata mondiale per la salute mentale e ha lanciato, insieme con United for Global Mental Health e la World Federation for Mental Health, una campagna sui social media per chiedere maggiori investimenti nella salute mentale (#MoveForMentalHealth). Anche l’Europa ne ha bisogno. Secondo dati pubblicati da Eurostat oggi, per esempio, nel 2018 c’erano in media in Europa 73 letti per cure psichiatriche ogni 100.000 abitanti (14%), in calo rispetto al 2004 quando ce n’erano 79. Ma se si scompone il dato europeo, i dati nazionali rivelano che in Belgio i posti sono 135, in Germania 128 e in Lettonia 122. E nella terna al fondo della classifica ci sono Irlanda (34 posti) Cipro (18) e l’Italia con solo 9 posti letto per cure psichiatriche ogni 100.000 abitanti.