Nagorno-Karabakh: bombardata la cattedrale di Shushi. Chiesa apostolica armena, “presi di mira i santuari”

Durissima condanna della Chiesa apostolica armena per i bombardamenti degli azeri contro le popolazioni civili dell’Artsakh – Repubblica del Nagorno-Karabakh Nagorno-Karabakh – e contro la cattedrale del Santissimo Salvatore Ghazanchetsots nella città di Shushi. “In questi allarmanti giorni di ostilità scatenate dall’Azerbaigian contro l’Artsakh – si legge in una nota diffusa questa sera da Etchmiadzin dove ha sede il Catholicos Karekin II, capo e patriarca supremo della Chiesa apostolica armena e di tutti gli armeni –, le forze armate azere stanno bombardando insediamenti non militari, la capitale Stepanakert, Shushi e altre città, uccidendo innocenti e causando ingenti danni alla popolazione civile. Ignorando tutti gli obblighi internazionali, l’Azerbaigian ha preso di mira anche i santuari e il patrimonio storico e culturale dell’Artsakh”. Sono azioni che rivelano la politica azera volta a “costringere gli armeni ad abbandonare l’Artsakh e a distruggere la presenza culturale armena” nella regione. Profondo dolore ha causato la notizia del bombardamento oggi, 8 ottobre, sulla cattedrale del Santissimo Salvatore Ghazanchetsots a Shushi che “è stata presa di mira e bombardata”. La madre sede del Santo Etchmiadzin, condannando l’accaduto come prova di “estrema intolleranza religiosa”, ha invitato i leader delle Chiese cristiane, la comunità internazionale, la società civile, le organizzazioni ecumeniche e interreligiose ad “alzare la voce per la cessazione dello spargimento di sangue, per la protezione della vita libera e indipendente del popolo dell’Artsakh e per la conservazione del patrimonio culturale antico”. Prendere di mira “i sentimenti religiosi dei credenti” – si legge nel comunicato – “contraddice direttamente gli insegnamenti di tutte le religioni”.

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