Via libera all’Italia dalla Commissione europea per la modifica di tre programmi operativi della politica coesione che mobiliteranno quasi 1,7 miliardi di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Ciò è possibile per la “eccezionale flessibilità” prevista dalla Coronavirus Response Investment Initiative (Crii) e dal Coronavirus Response Investment Initiative Plus (Crii+), che consente di usare finanziamenti della politica di coesione per sostenere i settori più esposti alla pandemia. Così si libereranno fondi dai programmi “imprese e competitività”, “infrastrutture e reti” e dal programma regionale del Piemonte che andranno ad arginare gli effetti della pandemia. In particolare saranno reindirizzati al sostegno del sistema sanitario della Regione Piemonte e messi a disposizione del capitale circolante delle piccole e medie imprese locali, principalmente attraverso garanzie sui prestiti tramite il Fondo nazionale di garanzia. Inoltre aumenterà temporaneamente il tasso di cofinanziamento al 100% per le azioni ammissibili. Se il reindirizzamento di fondi è stato possibile è perché – ha commentato la commissaria per la coesione e le riforme, Elisa Ferreira – “garantire un’elevata qualità della vita ai cittadini e proteggere i settori più vulnerabili della società e dell’economia è la priorità della Commissione”.