Il presidente della Conferenza episcopale di Panama, mons. Rafael Valdivieso Miranda, vescovo di Chitré, ha ribadito che la Chiesa cattolica di Panama non si oppone al fatto che le coppie dello stesso sesso abbiano una normativa in materia di eredità, tasse e proprietà comuni. Tuttavia, in una nota pubblicata il 4 ottobre, hanno chiarito che “ciò non implica che questo tipo di unione debba essere considerato o chiamato ‘matrimonio’ secondo il concetto tradizionale”.
Per la Chiesa cattolica “non è accettabile che un’organizzazione internazionale o un gruppo di cittadini vogliano imporre a un Paese il modo di intendere la costituzione del matrimonio e della famiglia”.
D’altro canto, “la Chiesa, come è noto, abbraccia e riceve tutti, in qualsiasi circostanza, in qualsiasi condizione”, come le persone con tali orientamenti sessuali, perché, come ricorda Papa Francesco, “distinguere non è discriminare”. A questo proposito, la Chiesa panamense ha spiegato che continuerà a difendere il matrimonio tra uomini e donne. Pertanto, ha ribadito la richiesta che il matrimonio non sia in alcun modo equiparato all’unione dello stesso sesso, perché ritiene che questo sia un modo per indebolire la famiglia.