Supplica Madonna di Pompei: mons. Caputo (arcivescovo), “preghiera corale, che contiene in sé le domande e le richieste degli uomini e delle donne di ogni tempo”

“Ci ritroviamo oggi, prima domenica di ottobre, per la celebrazione della santa Eucaristia e la recita della supplica”, “una preghiera corale, che contiene in sé le domande e le richieste degli uomini e delle donne di ogni tempo. È una preghiera che unisce, al di là delle distanze, soprattutto in questo difficile presente che da alcuni mesi stiamo faticosamente vivendo. Durante il lockdown, la preghiera della supplica, irradiata dai canali social del nostro santuario, ha legato in un’unica catena d’amore milioni di devoti della Vergine di Pompei sparsi in tutto il mondo”. Lo ha detto, ieri mattina, mons. Tommaso Caputo, arcivescovo di Pompei, nel suo saluto al card. Fernando Filoni, che ha presieduto la messa e la supplica alla Madonna di Pompei.
“Ci ha fatto sentire davvero tutti fratelli, così come ci esorta Papa Francesco, del quale oggi ricorre la festa onomastica e che, appena ieri, sulla tomba del Santo di Assisi, ha firmato l’enciclica ‘Fratelli tutti’, sulla fraternità e l’amicizia sociale”, ha aggiunto il presule, secondo il quale “la felice coincidenza tra la festa di San Francesco e la preghiera solenne della supplica mette in luce il forte legame tra il nostro fondatore e il Poverello di Assisi, come scriveva nel 1992 il mio amato predecessore, il servo di Dio Francesco Saverio Toppi, religioso francescano: ‘Bartolo Longo additava in Francesco la figura della carità, della fratellanza universale e della pace. Quanto si proponeva con le opere caritative – scriveva mons. Toppi – era un ideale che gli veniva ispirato in modo particolare dalla spiritualità francescana. Questa si armonizzava in lui a meraviglia con la spiritualità domenicana in una sintesi perfetta e operosa”.
Mons. Caputo ha concluso: “Oggi siamo uniti in preghiera. E pregare assieme, nelle comunità come nelle famiglie, è certamente la riscoperta dei credenti di tutto il mondo in occasione della pandemia. Ricordiamo l’audience straordinaria alle messe di Papa Francesco da Santa Marta o i numerosissimi partecipanti alla nostra staffetta del rosario”.

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