Al termine della 1ª Assemblea nazionale per il lancio di una Rete permanente dei beni comuni svoltasi ieri e oggi a Messina è stato presentato il Manifesto per la “Costituzione di una rete permanente per i beni comuni, la conversione ecologica e le generazioni future”.
I beni comuni – come si legge nel documento programmatico – sono “utilità funzionali all’esercizio dei diritti fondamentali e dei doveri di solidarietà sociale, nonché al libero sviluppo di ogni persona”.
“L’ambizione è quella di costruire una rete permanente che si occupi sviluppare tali beni, tutelandoli sia dalla depauperazione di una amministrazione pubblica sempre più in ristrettezze economiche e in crisi di progettazione sia dalla speculazione privata. Si tratta di avviare un processo di trasformazione del nostro modello di economia e di società, superando la dicotomia storica pubblico vs privato, ormai appartenente al secolo scorso”, rimarcano i firmatari del Manifesto.
E ancora: “ L’obiettivo è costruire nuove forme economiche e insieme un nuovo sistema sociale in cui la responsabilità delle comunità ritorni a essere centrale nella vita dei territori e che sia in grado di attrarre competenze e risorse finanziarie dal pubblico, dal privato e dalla collettività. E questo richiede un nuovo protagonismo dei cittadini come singoli, ma soprattutto come comunità”.
I beni comuni sono beni “relazionali” e riguardano il capitale naturale (ad esempio, acqua, suolo e sottosuolo, aria), il patrimonio culturale e paesaggistico, le infrastrutture fondamentali per i cittadini, il capitale umano e la conoscenza (informazione, educazione, scuola, famiglia, comunità), il welfare, la qualità della vita nelle città, la giustizia e la tutela della privacy e dei profili digitali personali.
Firmatari del Manifesto sono Alleanza della Generatività, AlterLab, Associazione CommOn, Asvis, Comitato Rodotà, Confcooperative-Federsolidarietà, Favara Cultural Park, Fondazione Finanza etica, Fondazione Horcynus Orca, Fondazione Riusiamo l’Italia, Forum delle associazioni familiari, Forum del Terzo Settore, L’incontro, L’Italia che cambia, On! Impresa sociale, Vita, R&P Legal, Slow Food Italia, Social Innovators Community e Fondazione Symbola.