“Una tabella di marcia verso il dialogo tra i popoli e la misericordia tra individui, per costituire una cultura di fratellanza universale tra gli uomini”. Così l’enciclica papale “Fratelli tutti” nel commento dell’agenzia salesiana Ans. Un testo, scrive Ans, “dallo sguardo ampio, rivolto non solo ai cattolici, ma anche agli esponenti di altre religioni, ai non credenti e alle persone di buona volontà, il frutto maturo di un lungo percorso” che vede una tappa fondamentale nel “Documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” che il Pontefice firmò ad Abu Dhabi con il grande imam Ahmad Al-Tayyeb, nel 2019. “In un mondo segnato da molti problemi e contraddizioni, sogni in frantumi e progetti abbandonati, cultura dello scarto, mancato rispetto dei diritti umani, comunicazione illusoria, si è aggiunta d’improvviso la piaga della pandemia, che ha reso evidente ‘l’incapacità di agire insieme’”. Ans, tuttavia, evidenzia come “lo sguardo del Papa non si ferma solo sui toni scuri. La via d’uscita c’è e passa per la via della compassione e della misericordia, passa attraverso l’esempio del Buon Samaritano”. L’invito del Papa, pertanto, è “quello di fare ciascuno la propria parte per edificare un mondo aperto improntato alla fratellanza”. È necessario, conclude Ans, “cominciare dal basso e caso per caso, lottare per ciò che è più concreto e locale”, consapevoli che “c’è un riconoscimento basilare da compiere per camminare verso l’amicizia sociale e la fraternità universale: rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque circostanza”.