Solidarietà e preghiere del mondo ortodosso e delle Chiese cristiane ai popoli colpiti dal terremoto in Grecia e in Turchia. Il patriarca ecumenico Bartolomeo I – fa sapere l’ufficio comunicazioni del Fanar – si è immediatamente messo in contatto con i metropoliti Eusebio di Samos e Bartolomeo di Smirne per esprimere il sostegno e la vicinanza del Patriarcato ecumenico alle vittime del terremoto di magnitudo 7.0, che ieri ha colpito le profondità del Mar Egeo, circa 14 km al largo dell’isola greca di Samos. Si aggrava purtroppo il bilancio dei morti in Turchia dove si registrano almeno 24 morti e 800 feriti, mentre a Samos i morti accertati sono due studenti rimasti travolti dal muro di un edificio crollato. Il forte sisma ha provocato un mini-tsunami con le onde che hanno travolto negozi e abitazioni sulla costa turca. I soccorritori questa mattina hanno ripreso a scavare a mani nude tra le macerie alla disperata ricerca di sopravvissuti. “Il Patriarcato ecumenico – si legge nel comunicato -, in queste difficili ore di sofferenza per i due popoli vicini di Turchia e Grecia, prega per l’eterno riposo delle persone che hanno perso la vita, per la salute dei feriti e per il sollievo di tutti coloro che sono stati colpiti. Che il Signore dia forza alle autorità statali e locali competenti nel loro lavoro e in particolare alle squadre di soccorso a Smirne, che stanno lottando per localizzare e salvare coloro che sono intrappolati negli edifici crollati”.
“Esprimo il mio più profondo dolore per la morte dei due studenti a causa del catastrofico terremoto che ha colpito la nostra isola di Samos”, scrive in un messaggio l’arcivescovo Ieronymos di Atene e di tutta la Grecia. “Prego Dio per l’eterno riposo delle loro anime e per dare conforto e forza ai loro cari. Sono profondamente scioccato. Spero che non ci siano più perdite di vite umane e che la grande prova finisca il prima possibile”. Anche l’arcivescovo – si legge sul sito di informazione ortodossa “orthodoxtimes.com” – si è immediatamente messo telefonicamente in contatto con il metropolita Eusebio di Samos per esprimere il suo pieno sostegno e per mettere a disposizione della chiesa ortodossa locale e dello Stato tutte le strutture dell’organizzazione caritativa e sociale “Apostoli” della Santa Arcidiocesi di Atene. Per le popolazioni colpite dal terremoto si prega anche nella Scuola teologica di Halki. Preghiere e solidarietà anche dal Consiglio mondiale delle Chiese. “Come comunità globale, offriamo le nostre preghiere e siamo solidali con coloro che stanno affrontando le conseguenze di questo disastro in Turchia e Grecia”, dice il segretario generale ad interim del Wcc, Ioan Sauca. “Preghiamo per i soccorritori che stanno aiutando sul campo, preghiamo per gli operatori sanitari, preghiamo per le famiglie in lutto. Possa Dio confortarli in questo momento tragico”.