“Vista la situazione di emergenza sanitaria e il dovere civile di rispettare le norme in vigore, è necessario evitare un afflusso eccessivo e situazioni di difficile gestione proprio negli spazi cimiteriali”. È quanto comunica l’arcidiocesi di Spoleto-Norcia che, in vista delle feste di Ognissanti e della commemorazione dei defunti, stabilisce in una nota che le messe del 1° e del 2 novembre dovranno essere celebrate unicamente nelle chiese parrocchiali o in altre sufficientemente capienti da garantire il distanziamento sanitario. Dunque nessuna celebrazione all’aperto nei cimiteri, piccoli o grandi che siano. La stessa regola dovrà essere osservata per le altre tradizionali forme di preghiera e devozione di questo periodo, come le novene e gli ottavari. “In quei due giorni, i sacerdoti potranno tenere in ogni cimitero la benedizione delle tombe, vigilando con cura affinché non si creino assembramenti. Potrebbe anche essere opportunamente raccomandata qualche opera di carità in suffragio dei defunti”. A riguardo l’arcidiocesi ricorda che in favore dei fedeli defunti, e applicabile solo ad essi, si può ottenere un’indulgenza plenaria e parziale. Dall’arcidiocesi anche l’invito ai parroci a valutare “il trasferimento ad altra data più sicura (in primavera) le celebrazioni dei Sacramenti dell’Eucaristia e della Confermazione per le quali erano state indicate le date del 5-6 e 12-13 dicembre”.