Per volontà dell’arcivescovo Roberto Carboni, nell’arcidiocesi di Oristano nasce il nuovo “Ufficio per la pastorale universitaria, la cultura e l’evangelizzazione digitale – Comunicare per generare”. L’ufficio, spiega il direttore don Giuseppe Pani, “intende rispondere a un preciso invito del Sinodo dei giovani: ‘L’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli. È imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata da un punto di vista antropologico ed etico'”.
“Oggi non siamo più online oppure offline, ma onlife: un neologismo creato dal filosofo Luciano Floridi per esprimere l’inestricabile intreccio tra vita reale e universo digitale”, osserva don Pani. “Nel nostro percorso sarà fondamentale il contributo di tutti coloro che hanno a cuore la formazione di coscienze capaci di discernere la verità: docenti, educatori, giovani universitari e laureati, operatori della cultura e dei media”. L’équipe dell’ufficio è un gruppo di 15 persone, giovani e adulti, con differenti competenze e sensibilità. Cinque gli obiettivi. Anzitutto “fare il primo passo per quanto riguarda la pastorale universitaria e della cultura, rispettando la pluralità, le storie e i volti di ciascuno: è possibile comunicare e comprendersi anche quando i pensieri sono differenti o apparentemente ‘lontani’”. Quindi “far comprendere a ogni ragazzo/a ciò che di bello è presente nei suoi dubbi e nelle sue domande”; poi “vivere, anche nell’infosfera, l’umiltà, la misericordia e il servizio”, e pensare a “uno stile pastorale adeguato al nostro tempo”. Infine, “appena sarà possibile, condividere momenti di riflessione e di preghiera nella chiesa del Carmine di Oristano”.