“Molti pensano di evitare gli avvenimenti negativi e di aspettare quelli positivi. Nella vita, cari giovani, non è così! È un’illusione poter distinguere gli avvenimenti positivi e negativi: bisogna essere preparati ad affrontare gli appuntamenti e a viverli seguendo il progetto di vita che vogliamo costruire”. Lo scrive mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, nella lettera mensile (novembre ) ai giovani della diocesi.
Abbiamo paura di affrontare gli avvenimenti della vita perché “non ci siamo preparati”, afferma spiegando che prepararsi “significa avere un progetto e sapere chi o che cosa cerco nella vita”. Di qui un suggerimento: “Se vuoi essere preparato, prevenendo e affrontando anche gli avvenimenti negativi, devi sapere chi o che cosa cerchi nella tua vita. Anche la prevenzione sanitaria, come quella che ci è richiesta, non si può attuare se ciascuno di noi sa chi o che cosa cerca nella vita. Molte situazioni negative, anche sanitarie, come una infezione, possono essere evitate o affrontate, solo se le tue scelte sono animate da un progetto”. Se, invece, “non ti prepari e ti addormenti come le vergini stolte, non potrai fare prevenzione e non sarai pronto a vivere la situazione che incontrerai”.
Mons. Leuzzi, dopo aver rivolto ai giovani la domanda di Gesù: “E tu chi dici che io sia?”, assicura: “Gesù ti apre la strada alla prevenzione e al coraggio di affrontare le diverse situazioni della vita. Perché Lui è la meta della vita! Se Lo segui sarai da Lui invitato a capire dove ti trovi, qual è la scelta migliore da fare in ogni situazione e ti inviterà a non dissipare il tempo”. L’augurio, infine, di aprire con fiducia il Vangelo di Marco che sarà proclamato da domenica 28 novembre, la prima delle quattro domeniche del tempo di Avvento. I discepoli non avevano capito il significato della vita e Gesù, “piano piano, glielo ha insegnato”. Venerdì 3 novembre alle 21 la lettera sarà presentata dal vescovo ai giovani in un incontro via streaming sulla piattaforma Webex.