“Il Paese che vogliamo consegnare ai nostri figli lo iniziamo a costruire oggi, tutti insieme”. Lo ha affermato questa mattina il presidente dell’Acri, Francesco Profumo, nel corso della presentazione dell’indagine “Gli Italiani e il Risparmio” i cui esiti sono stati diffusi in occasione della 96ª Giornata mondiale del risparmio.
“Può sembrare difficile ragionare sul futuro in una fase come quella che stiamo vivendo, caratterizzata da grande incertezza sul domani”, ha osservato Profumo, secondo cui “è proprio per via di questa incertezza che dobbiamo guardare più avanti, progettare il mondo che verrà, non domani, ma tra trent’anni. Dobbiamo decidere quali sono gli obiettivi condivisi dalla nostra comunità nazionale”. “Disegnare il futuro presuppone, però, anche risorse adeguate”, ha ammonito il presidente dell’Acri, sottolineando che “queste risorse provengono da diverse fonti. Prima tra tutti il risparmio privato, che ha supportato molti italiani nel corso di questi mesi di pandemia e che, se ben indirizzato, può ancora rappresentare un potente volano per la ripresa”. Profumo ha parlato dei fondi messi a disposizione con il programma “Next Generation Eu” che, ha evidenziato, “ci investe di una grande responsabilità”. “Da un lato – ha spiegato –, perché si tratta, in parte, di un debito che stiamo contraendo come Paese e che ricadrà sulle future generazioni. Dall’altro, perché sono convinto che daremo un futuro all’Europa solo riempiendola di visione”. “Il vento del populismo anti-europeista si sgonfia se l’Europa torna a essere il sogno di una generazione. E di questo dobbiamo sentirci tutti responsabili”, ha sottolineato il presidente dell’Acri.