Papa Francesco: all’Adnkronos, “Benedetto per me è un padre e un fratello”. “Non mi sento solo”

“Benedetto per me è un padre e un fratello, per lettera gli scrivo ‘filialmente e fraternamente’”. A smentire, ancora una volta, le contrapposizioni mediatiche tra lui e il suo predecessore è lo stesso Papa Francesco, intervistato in esclusiva dall’Adnkronos. “Lo vado a trovare spesso lassù e se recentemente lo vedo un po’ meno è solo perché non voglio affaticarlo”, prosegue: “Il rapporto è davvero buono, molto buono, concordiamo sulle cose da fare. Benedetto è un uomo buono, è la santità fatta persona. Non ci sono problemi fra noi, poi ognuno può dire e pensare ciò che vuole”. Quanto ad un altro cliché mediatico, quello del Papa solo, Bergoglio osserva: “Se sono solo? Ci ho pensato. E sono arrivato alla conclusione che esistono due livelli di solitudine: uno può dire, mi sento solo perché chi dovrebbe collaborare non collabora, perché chi si dovrebbe sporcare le mani per il prossimo non lo fa, perché non seguono la mia linea o cose così, e questa è una solitudine diciamo… funzionale. Poi c’è una solitudine sostanziale, che non provo, perché ho trovato tantissima gente che rischia per me, mette la sua vita in gioco, che si batte con convinzione perché sa che siamo nel giusto e che la strada intrapresa, pur fra mille ostacoli e naturali resistenze, è quella giusta”. Riguardo alle critiche, il Papa ammetta: “A nessuno piacciono, specie quando sono schiaffi in faccia, quando fanno male se dette in malafede e con malignità. Con altrettanta convinzione però dico che le critiche possono essere costruttive, e allora io me le prendo tutte perché la critica porta a esaminarmi, a fare un esame di coscienza, a chiedermi se ho sbagliato, dove e perché ho sbagliato, se ho fatto bene, se ho fatto male, se potevo fare meglio”.

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