“Salviamo i nostri anziani. La loro vita non può occupare una posizione secondaria”. Lo sostiene Francesco Garofalo, presidente del Centro studi “Giorgio La Pira” di Cassano all’Jonio. “Anche se non sono nostri nonni, zii o parenti, ci preoccupa la ‘scelta’ di una società che scarta gli anziani”, li dimentica e abbandona. “Le risorse del Paese devono essere utilizzate per salvare il maggior numero possibile di vite. L’età avanzata e le eventuali patologie non giustificano questa sorta di scelta. Non ci possiamo rassegnare a tutto ciò. Lo diciamo a chiare note – prosegue Garofalo – e per questo è fondamentale il coinvolgimento delle famiglie perché questo processo non si trasformi in uno scarico di responsabilità e compiti, che inevitabilmente si ripercuote nei processi di cura e di assistenza sugli anziani”.
Così “come è urgente, specie in questa fase, ripensare il sistema del welfare di assistenza territoriale che significa in questo contesto, in cui si registrano ogni giorno decessi di anziani per Covid, mettere in campo risorse per facilitare il sostegno a domicilio. Le testimonianze di tanti anziani e il grido di dolore che arrivano dalla residenze – sottolinea il presidente del Centro la Pira – toccano il cuore di ciascuno e pongono interrogativi: dove stiamo andando e che società stiamo consegnando alle future generazioni”.
Di qui l’appello ai Comuni, cui “spetta, soprattutto, di fare delle scelte coraggiose rimpinguando il capitolo relativo alla voce ‘sociale’, con particolare attenzione alla fascia più debole della popolazione”.