Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha inviato ai vescovi francesi una lettera di cordoglio a nome anche delle comunità greco-cattoliche ucraine per l’attentato che ha colpito il 29 ottobre la cattedrale Notre Dame di Nizza. Rivolgendosi all’arcivescovo di Reims Eric de Moulins-Beaufort, presidente della Conferenza episcopale francese, e al vescovo di Nizza André Marceau, mons. Shevchuk ha assicurato le preghiere della sua Chiesa per le vittime, per la comunità cristiana e la città di Nizza e per tutti i cattolici e i cittadini di Francia. “La crescita dell’odio e della violenza nel mondo – scrive – ci chiama a riprendere l’esempio di Nostro Signore. Il Figlio del Padre è venuto in questo mondo peccatore per mostrare la sua solidarietà verso ogni essere umano, in particolare verso coloro che soffrono la violenza e l’ingiustizia. Noi siamo con voi nella comunione dello Spirito Santo”. Shevchuk ricorda nella lettera quanto sta vivendo il suo Paese, colpito ormai da sette anni da una “guerra ibrida e violenza terrorista”, dove però, nonostante questa pressione, “vediamo come Dio elevi le nostre anime e ci doni speranza”. E conclude: “In questo periodo di crisi politica e sanitaria mondiale, di confusione sociale e morale, non dubitate mai che Cristo è in mezzo a voi”. In una nota diffusa questa mattina dalla sede romana del segretariato dell’arcivescovo maggiore di Kiev, si ricorda che in Francia, ci sono circa 25mila greco-cattolici ucraini (dati del 2017), che fanno capo all’Eparchia di San Volodymyr il Grande di Parigi, sede tuttora vacante e amministrata dal vescovo Hlib Lonchyna. Il territorio dell’eparchia è suddiviso in 16 parrocchie.