Striscia di Gaza: Patriarcato latino e Manos Unidas, aiuti a 400 famiglie cristiane e musulmane

Striscia di Gaza

Con il crescere dei casi di Covid-19 a Gaza – le ultime stime parlano di oltre 2.600 contagiati e 17 decessi – cresce anche l’impegno del Patriarcato latino di Gerusalemme e di varie agenzie umanitarie verso i cristiani e i musulmani più vulnerabili. “Sicurezza alimentare, nutrizione e sostegno all’igiene nella Striscia di Gaza” è il nome dell’ultimo progetto realizzato da Manos Unidas, portato avanti da sacerdoti e personale della parrocchia latina della Sacra Famiglia che hanno distribuito a 200 famiglie cristiane e a 200 musulmane buoni acquisto e pacchi alimentari. Tutti i 400 nuclei beneficiari, riporta il Patriarcato latino di Gerusalemme, hanno potuto utilizzare i buoni spesa in supermercati e negozi convenzionati aiutando così l’economia locale, penalizzata fortemente dalla pandemia. Sono moltissime, infatti, le aziende che hanno chiuso i battenti per la crisi causata dal Covid – complice anche “il blocco in corso di terra, aria e mare che è stato imposto alla Striscia di Gaza da più di 13 anni da Israele” – e la disoccupazione è in rapida crescita, arrivando a toccare, secondo alcune stime, anche il 70% della forza lavoro. Non meno critica appare la situazione sanitaria: “Fronteggiare il Covid è diventato un compito impossibile per il sistema sanitario di Gaza limitato dalla continua e preesistente carenza di attrezzature, compresi farmaci e dispositivi di sicurezza ‘usa e getta’”.

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