“A Firenze partirà tra la fine di novembre e i primi di dicembre, sino alla fine di marzo, il servizio di accoglienza invernale rivolto ai senza dimora. Saranno messi a disposizione 130 posti letto dislocati in più strutture, un’accoglienza notturna che prevede pasti caldi alla sera e al mattino, con una colazione utile ad affrontare la giornata in strada, oltre alla professionalità degli operatori che offriranno ascolto e orientamento ai servizi del territorio”. Lo si legge sul numero di novembre di “Scarp de’ tenis”, rivista di strada promossa dalla Caritas, che dedica un ampio dossier – “Il freddo uccide solo d’inverno” – a “come il Paese e le strutture di accoglienza pubbliche e del privato sociale si stanno attrezzando per accogliere le persone senza dimora nella stagione più fredda dell’anno”. Molti la chiamano “emergenza freddo”, spiegano dalla redazione di Milano, “ma emergenza non è, alla luce della prevedibilità” del freddo. Il nuovo numero di Scarp è già in vendita su www.social-shop.it e da sabato sarà venduto in strada e davanti alle chiese parrocchiali.
“Quest’anno si dovrà gestire anche la convivenza con il Covid-19, si presume che all’accesso ai servizi sia predisposto un monitoraggio dello stato di salute degli ospiti, attraverso un test sierologico per contenere la diffusione della pandemia”, si legge ancora nell’articolo dedicato a Firenze. “Il sistema sanitario toscano ha attivato già da diversi mesi gli alberghi sanitari per i soggetti positivi o in quarantena, servizi che saranno utili anche per gli ospiti dell’accoglienza invernale, poiché in caso di positività o contatti a rischio potranno attivarsi inserimenti in luoghi monitorati, indispensabili al contenimento della pandemia. Per affrontare il lockdown, scattato nel periodo in cui si era già conclusa l’accoglienza invernale, il Comune di Firenze ha rimodulato l’accoglienza notturna, trasformandola in accoglienza residenziale sino al mese di giugno, garantendo così una casa anche a chi una casa non l’ha”. Ma la realtà del Paese presenta situazioni assai differenti tra loro. Scarp affronta i “casi” di Milano, Roma, Vicenza, Genova, Torino…
All’interno del giornale vengono proposte tante altre tematiche: “Un viaggio tra i volontari che non hanno mai smesso di dedicare il proprio tempo ai più fragili, l’intervista con Davide Van De Sfroos e un’altra ancora, curiosa, con l’eremita di Budelli, il ‘custode’ che ora vorrebbero via dall’isola”.